Visto che sto seguendo (collegamenti televisivi e studio permettendo) le vicende, vorrei esprimere la mia indignazione per il turpiloquio e la scorrettezza con cui i senatores si sono scagliati contro altri senatores, usando un lessico alquanto scurrile che non si addice minimamente al loro compito istituzionale. Mi sto riferendo al senatore dell'Udeur Cusumano che per aver appoggiato Prodi si è sentito urlare da un collega di partito "sei un cesso" e nemmeno una volta, ma ripetutamente, alternando talvolta epiteti come pezzo di merda e così via. Bene, siamo proprio in buone mani.
E' noto che le cose da noi funzionano così. E' noto che in gruppo i comportamenti umani cambiano e si hanno meno freni inibitori. Ma non basta constatare l'esistenza di questi fattori. Troppo facile. Occorre un maggiore impegno e serietà nell'assunzione di obblighi istituzionali legittimati dal voto dei cittadini. E' un discorso molto antico, so di non dire nulla di nuovo, ma io non riesco a non indignarmi ognqualvolta si presenta una situazione del genere e penso che se anche altri si indignassero si potrebbe cominciare ad ottenere piccoli ma importanti risultati. Anche se non son bastati più di duemila anni di storia per migliorare la natura umana ciò non significa che non ci si debba provare. Almeno.