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mercoledì 27 febbraio 2008

Barzellette giurisprudenziali


Non ho mai scritto nulla sulla pittoresca gente che affolla le aule di giurisprudenza e colgo adesso l'occasione per farlo visto che mi è accaduto di sentire delle cose che meritano di essere condivise.
Contesto: Aula Magna in attesa del prof di diritto medievale.
Situazione: Una ragazza arriva, poggia tutta la sua roba, si accomoda e dalla borsa estrae un tomo di 200 pagine che poteva sembrare un libro ma, attenzione, era una rivista femminile patinata detta Marie Claire. La sfoglia attentamente soffermandosi sulle foto di modelle ben agghindate, dove l'unica scritta presente è la marca della casa di moda, a minuti interminabili. Pensavo stesse solo guardando le figure, e invece ecco che all'improvviso spunta la rubrica Lettere al direttore dove si parlava di una annosa questione, sintetizzata così dal titolo: "Lei si mette con lui perché le dà allegria, poi lui perde la madre, entra in depressione e lei si allontana".
Nel frattempo la lezione inizia. Poco prima della pausa il professore spiega l'etimologia della parola Campione: "Il Campio era colui che combatteva al posto di un altro durante un duello" (nel diritto barbarico se sorgeva una controversia aveva luogo un duello tra le parti e chi vinceva lo scontro aveva ragione perché vuol dire che Dio era dalla sua parte, la cosiddetta ordalia, Nda).
Pronunciate le parole "Continuiamo dopo", Miss Marie Claire esordisce trionfante: " E' come quando sii dice prendere un campione di sangue, lo stesso concetto".... -_-
Penso di aver reso l'idea.

giovedì 24 gennaio 2008

Senatores boni viri, senatus mala bestia

Un commento a caldo su chi in questo momento sta decidendo delle sorti della Repubblica.
Visto che sto seguendo (collegamenti televisivi e studio permettendo) le vicende, vorrei esprimere la mia indignazione per il turpiloquio e la scorrettezza con cui i senatores si sono scagliati contro altri senatores, usando un lessico alquanto scurrile che non si addice minimamente al loro compito istituzionale. Mi sto riferendo al senatore dell'Udeur Cusumano che per aver appoggiato Prodi si è sentito urlare da un collega di partito "sei un cesso" e nemmeno una volta, ma ripetutamente, alternando talvolta epiteti come pezzo di merda e così via. Bene, siamo proprio in buone mani.
E' noto che le cose da noi funzionano così. E' noto che in gruppo i comportamenti umani cambiano e si hanno meno freni inibitori. Ma non basta constatare l'esistenza di questi fattori. Troppo facile. Occorre un maggiore impegno e serietà nell'assunzione di obblighi istituzionali legittimati dal voto dei cittadini. E' un discorso molto antico, so di non dire nulla di nuovo, ma io non riesco a non indignarmi ognqualvolta si presenta una situazione del genere e penso che se anche altri si indignassero si potrebbe cominciare ad ottenere piccoli ma importanti risultati. Anche se non son bastati più di duemila anni di storia per migliorare la natura umana ciò non significa che non ci si debba provare. Almeno.

lunedì 7 gennaio 2008

Il pessimista


Mai definizione fu più felice. Infatti, una mia collega di lavoro ha detto di me:
"sei come il pessimista della definizione"
"?"
"il pessimista è quello che se sente odore di fiori si volta e cerca la bara"
Effettivamente...
Il tutto si colloca in un inizio 2008 alquanto stressante e pieno di impegni lavorativi e universitari.
Con un bel pò di amaro in bocca su ciò che poteva essere e non è stato, su ciò che sarà e non sarà. Come ogni anno.

mercoledì 26 dicembre 2007

MAH...

Una mia amica ha messo il link sul suo contatto msn, ne approfitto per postare la foto sul blog perché la trovo molto simpatica, anche se io personalmente sono più fedele al risultato maschile!

mercoledì 19 settembre 2007

Far from the madding crowd

Un titolo di Thomas Hardy ripreso per dare una connotazione a questo blog, che nasce dopo varie peripezie del suo antenato che è venuto a mancare per vari motivi legati appunto alla "pazza folla". Ecco che allora "via dalla pazza folla" non è solo un titolo, ma un monito.