venerdì 25 aprile 2008

Putin Kampfschlumpf

Ho trovato questa canzoncina divertente su Putin, passa lo stesso il messaggio nonostante la lingua!

Tutta la vita davanti


Sono andata a vedere il film di Virzì: il ritratto di una società contemporanea in balia di lavoro precario e pagato a cottimo. L'ecosistema dove si sviluppa e cresce il precariato è il call center.
E' un film che secondo me descrive molto bene la situazione in cui versano migliaia di lavoratori e che deve far riflettere su molte cose. I personaggi sono ben interpretati e sono tutti parte, consapevoli o meno di esserlo, della tragica e grottesca pantomima della vita moderna.
Non riesco nemmeno a fare commenti più articolati, il film mi ha messo una grossa angoscia addosso, più di quella che avevo già! !

venerdì 18 aprile 2008

Apologia di Falce e Martello

Il comunicato che segue qui incollato è in parte una conferma alla mia affermazione del post precedente, dove dicevo che una delle cause (magari non la principale) della disfatta della Sinistra Arcobaleno era la rimozione delle falci e dei martelli.

Sì alla falce e martello e alla bandiera rossa!
VOGLIONO CANCELLARE LA FALCE E IL MARTELLO
Noi diciamo “NO”. Ed è un “NO” denso di futuro. Un “NO” con gli occhi rivolti alla “guerra infinita e permanente” teorizzata e praticata dagli USA e dalla NATO; un “NO” con gli occhi rivolti al disagio sociale, allo sfruttamento operaio, ai salari da fame, alla distruzione del welfare, alla drammatica condizione di tanti giovani segnati dalla precarietà, alla sofferenza degli immigrati, all'attacco contro le donne e i loro diritti, alla distruzione dell'ambiente da parte del profitto, all'offensiva generale del capitale e della destra.
LA FALCE E MARTELLO SONO STATI E RESTANO I SIMBOLI UNIVERSALI DEL LAVORO.
IN ESSI SI ADDENSANO I VALORI DELLA LIBERTÀ, DELL'EMANCIPAZIONE, DEI DIRITTI, DELLA DIGNITÀ DI TUTTI GLI SFRUTTATI
Nel simbolo di falce e martello risuonano tutte le grandi lotte che i contadini, gli operai, i lavoratori di ieri e di oggi hanno condotto e conducono in ogni angolo del pianeta. Sotto quei simboli milioni di donne e di uomini hanno combattuto contro il colonialismo, l'oppressione, il nazifascismo.
FALCE E MARTELLO EVOCANO UN MONDO NUOVO, SENZA GUERRE E OPPRESSIONI
Il martello richiama la condizione operaia e l'intera fatica umana; la falce ricorda la schiavitù dei contadini e le loro lotte ed è lo strumento che taglia le radici del vecchio mondo per aprire nuovi orizzonti. Falce e martello sono stati il simbolo dell' unità di operai e contadini, del mondo del lavoro (nei campi e nelle officine...) contro lo sfruttamento di agrari e industriali. Sappiamo bene che oggi il lavoro è frammentato e dispone di altri strumenti, ma quel simbolo carico di storia continua a rappresentare l'esigenza di unificazione degli sfruttati - nelle forme più diverse - dal sistema del capitale. E' un segno carico di futuro. Falce e martello si sono accompagnati anche alle prime lotte e conquiste nel campo dei diritti civili: senza gli uomini e le donne che in quel simbolo si riconoscevano non sarebbero diventati legge dello stato il divorzio, l'aborto, la parificazione tra figli legittimi e figli nati fuori dal matrimonio, ed altro ancora.
DICIAMO “NO” ALLA CANCELLAZIONE DI FALCE E MARTELLO
Diciamo “NO” perché sappiamo che l'abolizione di quei simboli vuol dire, per i comunisti, cambiare natura; abbandonare il progetto strategico di cambiare il mondo. Sappiamo che la rimozione di quei segni è un messaggio simbolicamente rassicurante per il capitale e vuol dire: siamo cambiati, rinunciamo alla lotta e ci adattiamo al sistema. Così fu con l'auto-liquidazione del Partito Comunista Italiano, che tanto contribuì a spostare a destra l'asse generale del nostro Paese. I nomi e i simboli sono sempre segni di cose, di idee, di speranze. Col cambio di nome e di simbolo la Bolognina sancì la mutazione del PCI, accelerandone la trasformazione in una forza che oggi non è più nemmeno di sinistra. Anche oggi, l'ostinata avversione o rinuncia ai simboli storici del socialismo e del comunismo allude ad una resa.
Il nostro sostegno elettorale alle forze di sinistra non è in discussione. Consideriamo indispensabile l'unità d'azione delle sinistre, anche come argine democratico alla destra più reazionaria. Quella che poniamo è una questione strategica: non ci adattiamo allo stato di cose presenti e crediamo utile, possibile e necessario il rilancio della questione comunista, dell'autonomia politica, ideale e organizzativa dei comunisti. Che passa anche (certo, non solo) per la riaffermazione dei loro simboli storici: falce e martello e la bandiera rossa.
Li portiamo nel cuore, da sempre, ma anche bene in vista nelle nostre bandiere.

(seguono le prime duecento firme che non ho incollato)
www.resistenze.org - osservatorio - italia - politica e società - 25-02-08 - n. 216

martedì 15 aprile 2008

Derive populiste

Non posso esimermi dal commentare il risultato di queste elezioni politiche. Ne sento veramente il dovere.
Innanzitutto il dato più allarmante su cui è necessario soffermarsi è il trionfo della Lega sia alla camera che al senato, accompagnato da un Di Pietro che ha conquistato un numero secondo me inusuale di seggi.
Questi due schieramenti hanno in comune il fatto di parlare ad un elettorato usando frasi ad effetto e non stimolando il ragionamento nell'elettore, facendo leva sull'immigrazione e il bisogno di sicurezza dell'Italiano Medio per quel che riguarda la Lega, sul giustizialismo per quel che riguarda l'Idv.
Per non parlare del trionfo del B.
E dell'esclusione della sinistra, che ha pagato lo scotto di avere tolto la falce e il martello dai propri simboli e che secondo me ha fatto sì che il vecchio elettorato rinnegasse uno schieramento che poteva in potenza bloccare questo duopolio B-V e portare al Parlamento una sinistra che fosse sinistra e si facesse carico di quelle "questioni scomode" che il precedente governo aveva messo in soffitta, i Dico, per citarne una. Forse non è stata compresa la portata di questa innovazione e non si è ragionato sul fatto che un'alternativa si poteva avere. Ma anche i media ci hanno messo del loro, facendo passare che la partita si giocava solo sulle grandi coalizioni e sulle loro promesse elettorali. Tacendo sul Porcellum.
Tirando le somme, sembra proprio che la società che sta prendendo il sopravvento sia quella con cui ho a che fare e all'università e al lavoro, fatta di gente superficiale e un po' vuota. Al di là dello schieramento che uno sceglie, si nota proprio un disinteresse e un pressappochismo alquanto allarmanti. Ad esempio, ho sentito commenti del tipo " che mi importa se depenalizza il falso in bilancio, tanto basta che mi faccia star bene a me" oppure "c'è troppi immigrati in giro, andrebbero ributtati in mare". Non riporto anche i discorsi omofobi perché non meritano di essere riportati. penso sia sufficiente. Non voglio dire che se la gente non vota a sinistra sbaglia, voglio solo dire che le scelte non dovrebbero essere effettuate solo sulla base della propria pancia ma dovrebbero essere basate su una consapevolezza data dall'informazione, dalla valutazione critica delle proposte e dai valori che non devono mai essere tralasciati.
Che tristezza!